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Riconoscimento tra Odisseo e Telemaco

Approdato a Itaca sotto le mentite spoglie di un mendicante, Odisseo si rifugia presso il fedele porcaro Eumeo, dove prepara la vendetta sui Proci. Ispirato da Atena, Telemaco si reca dallo stesso Eumeo, che lo accoglie nella sua capanna; Atena consiglia allora a Odisseo di rivelarsi al figlio, lo tocca con una bacchetta d’oro e ne trasforma le vesti, rendendolo più giovane e più bello. Telemaco lo vede e resta senza fiato, intimorito, sicuro che si tratti di un dio, ma Odisseo gli rivela di essere suo padre: i due si abbracciano, scoppiando in singhiozzi e piangendo di un pianto acuto, «più fitto che uccelli»1.

Fonti
  1. Od. 16, 1-219

Commento

Nei vent’anni di assenza Telemaco ha immaginato il padre come un dio: forte, bello e potente, come sono i genitori nella percezione dei bambini. L’incontro tanto atteso non lo delude; ma se Odisseo appare simile a un dio grazie all’intervento di Atena, non vuole per questo mostrarsi distante e irraggiungibile.

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