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Ceculo discende da Vulcano

A Preneste vivono due fratelli, forse divinità locali; la loro sorella, mentre siede presso la fiamma di un focolare, è colpita da una scintilla e in seguito a questo episodio rimane incinta. Dopo il parto, il bambino viene esposto nel tempio di Giove e qui ritrovato da alcune sacerdotesse; ha gli occhi più piccoli del normale per via del fumo che sale dal focolare acceso in permanenza nel santuario e per questo viene chiamato Ceculo, il “Piccolo cieco”, e considerato figlio di Vulcano, il dio che governa il fuoco. Sin qui la vicenda di Ceculo è dunque del tutto analoga a quella di tanti altri eroi fondatori: concepiti in modo anomalo, spesso esposti dopo la loro nascita ma capaci di sopravvivere in seguito a eventi in apparenza fortuiti, che segnalano in realtà la benevolenza divina nei loro confronti e la forza irresistibile del fato che li destina a grandi cose. Dopo un’adolescenza trascorsa nelle campagne dei Lazio e nella pratica del brigantaggio, Ceculo decide di fondare una città alla quale dà il nome di Preneste e per popolarla organizza uno spettacolo cui invita i popoli confinanti, chiedendo loro di abitare con lui in ragione della sua origine divina. La rivendicazione viene confermata dallo stesso Vulcano, che avvolge con un cerchio di fiamme la moltitudine confluita a Preneste1.

Fonti
  1. Servio, commento a Virgilio, Aen. 7, 678; scolio veronese a Virgilio, Aen. 7, 678; Solino, Mirab. 2, 9

Commento

La discendenza dei Giuli da Enea, e per suo tramite dalla dea Venere, rappresenta solo il caso più noto di una tipologia di costruzione genealogica molto diffusa nella cultura romana. Così, la famiglia dei Vitelli legava la propria origine al dio Fauno e a una Vitellia a sua volta onorata alla stregua di una divinità; tanto i Fabi quanto gli Antoni, invece, si facevano discendere da Ercole attraverso un figlio chiamato rispettivamente Fabio o Antone; i Cecili, un importante clan della nobiltà plebea, rivendicavano a loro volta come capostipite Ceculo, figlio del dio Vulcano e noto altresì come fondatore di Preneste.

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