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Clitennestra vendica Ifigenia e uccide Agamennone

A capo della spedizione greca per Troia, il re Agamennone sacrifica la figlia Ifigenia per ingiunzione di Artemide, che ne richiede la vita per assicurare la partenza delle navi greche. Clitennestra giura di vendicare la figlia, si allea con Egisto e attende lunghi anni per portare a termine il suo piano. Quando infine il re torna in patria, Clitennestra lo accoglie con falso giubilo, lo accompagna in casa e lo conduce infine in un’imboscata: nella vasca da bagno Agamennone viene intrappolato in una rete da caccia e assassinato a colpi di ascia1.

Fonti
  1. Eschilo, Agam.

Commento

Clitennestra è rappresentata nel mito come quintessenza di una perfidia femminile spinta sino all’uccisione del proprio sposo. Ma il significato della storia non sarebbe completo se non si vedesse nell’uccisione di Agamennone anche un’espiazione. Nel vendicare la figlia infatti Clitennestra esprime l’unilateralità della madre, la competizione tra una lealtà “naturale” verso la prole e una civica e “culturale” verso il marito, tra le quali Clitennestra afferma perentoriamente la superiorità della prima.

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