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Protezione contro il dio Silvano

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(Varrone) ricorda che tre dèi sono impiegati a protezione della donna sgravata affinché il dio Silvano non entri durante la notte per farle violenza. Afferma che per indicare i tre dèi protettori, tre uomini di notte girano attorno al limitare della casa, e che dapprima percuotono il limitare con la scure, poi col pestello, e infine la spazzano con la scopa. Così mediante tre segni della coltura si proibirebbe al dio Silvano di entrare, perché gli alberi non si tagliano o potano senza la scure, la farina non si ottiene senza il pestello, le biade non si ammucchiano senza la scopa. Da questi tre oggetti sarebbero stati denominati i tre dèi, Intercidona dal taglio della scure, Pilunno dal pestello e Deverra dalla scopa. Con la loro protezione si difenderebbero i neonati dalla violenza del dio Silvano¹.

Fonti

Agostino, Civ. Dei 6, 9

Commento

Secondo questo racconto, Silvano è totalmente estraneo agli spazi culturalizzati. Non è un caso, del resto, che l’intemperanza di questo dio dei boschi e delle selve venga arginata da tre dèi minuti che rappresentano le personificazioni di fasi importanti della coltivazione.

Link esterni

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