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Depravazione di Ostio Quadra

Ostio Quadra aveva fatto della sua perversione uno spettacolo da palcoscenico. Ugualmente bramoso sia di uomini sia di donne, teneva in camera da letto una miriade di specchi deformanti, in grado di riflettere immagini di gran lunga maggiori del reale. Quando si lasciava possedere da un uomo, li disponeva in modo tale da permettergli di non perdersi un solo particolare, e così ne traeva un perverso godimento. Reclutava i suoi partner nei bagni pubblici e si vantava di essere spettatore delle sue turpi sconcezze. Talvolta, in mezzo a più uomini, o diviso tra un uomo e una donna, si compiaceva dello spettacolo di quelle nefandezze1.

Fonti
  1. Seneca, Nat. quaest. 1, 16

Commento

La depravazione di Quadra è legata non tanto al sesso delle persone coinvolte o al tipo di pratiche sessuali consumate, ma al fatto di aver trasformato in uno spettacolo le sue abitudini sessuali, qualcosa che riguardava la sfera privata, di cui non era bene parlare e men che meno fare sfoggio.

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