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Eracle contro Cerbero

Cerbero aveva tre teste di cane, la coda di serpente e sul dorso teste di serpenti di ogni tipo. Eracle chiese a Plutone di dargli Cerbero, e Plutone gli ordinò di portarlo via purché lo vincesse senza l’aiuto delle sue armi. Eracle trovò Cerbero alle porte dell’Acheronte; allora, chiuso nella sua corazza e coperto dalla pelle di leone, gli afferrò la testa con le mani e non smise di stringere con forza finché non ebbe sopraffatto la bestia, nonostante i morsi che gli infliggeva la coda di serpente. Dopo che ebbe mostrato Cerbero a Euristeo, Eracle lo riportò di nuovo nell’Ade1.

Fonti
  1. Bibl. 2, 5, 12

Commento

Il racconto riprende il solito schema della prova, e indugia su alcuni particolari interessanti: le teste di Cerbero si sono ridotte da cinquanta a tre, e la creatura è presentata, adesso, come un essere composito dai tratti canini e serpenteschi.

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