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Il matrimonio delle Danaidi

Dal padre Belo, Danao ha ricevuto in sorte la Libia, dove regna generando cinquanta figlie, le Danaidi; cinquanta figli genera anche suo fratello Egitto, re dell’omonimo paese1. Cugine e cugini sono destinati al matrimonio, a cui però le Danaidi si oppongono violentemente. Infine, esse fuggono da loro, trovando rifugio come supplici presso Pelasgo, re di Argo. Gli Egizi non desistono e le incalzano sino ad Argo, minacciando il re e gli abitanti di muovere guerra qualora non volessero consegnare le rifugiate (Eschilo, Suppl.).

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 2, 1, 4

Commento

Il mito delle Danaidi presenta il matrimonio come rapimento, come prepotenza del forte sul debole, di chi voglia rendere schiavo un essere libero – la ragazza nubile –, che si ribella a tale prepotenza. La giovane concupita fugge dall’uomo come chi si sottragga a un’ingiustizia, che sancisce per la donna una condizione di sudditanza al dominio dei maschi.

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