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Deucalione e Pirra

Al tempo in cui regnava ancora la stirpe degli uomini di bronzo, Zeus per distruggerla scatenò un diluvio al quale sopravvissero i soli Deucalione e Pirra. I due interrogarono la divinità – Zeus o Temi, a seconda delle varianti – che diede loro un responso misterioso: avrebbero dovuto gettare sopra la testa – o dietro le spalle – le ossa della grande madre. Compreso che la grande madre era la terra, la quale aveva come un corpo di cui le pietre costituivano le ossa, Deucalione e Pirra attuarono quanto richiesto dal responso divino. I sassi lanciati acquistarono forma umana, dando vita a una nuova stirpe. La parte più morbida (perché terrosa e umida) delle pietre servì a formare la materia del corpo e quella solida, invece, le ossa; inoltre, dalle pietre lanciate da Deucalione ebbero origine gli uomini, da quella lanciate da Pirra le donne1.

Riferimenti interni

vedi sez. IXA.2.3; XA.2

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 1, 7, 2; Ovidio, Met. 1, 316-415; Igino, Fab. 153

Commento

I racconti di tradizione greca incentrati su questo mito fondano la corrispondenza tra l’elemento minerale e i nuovi uomini a partire da un gioco linguistico: il termine laas, "pietra", dicono i testi, è difatti quello da cui deriva laoi, "popolo".

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