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La vestale Opimia rompe la castità

Mentre i Romani si accingono a intraprendere una guerra contro Veienti e Volsci, una serie di prodigi segnala la collera degli dèi e preannuncia una sciagura imminente. L’origine dei fenomeni viene individuata nel fatto che la Vestale Opimia (Oppia, secondo altre fonti), avendo perduto la verginità, contaminava i rituali. Così, a causa della sua impurità, la sacerdotessa fu condannata a morte1.

Fonti
  1. Dionigi di Alicarnasso, Ant. rom. 8, 82; Livio, 2, 42

Commento

Le sacerdotesse di Vesta si votano a una verginità ininterrotta per tutta la durata della loro carica, rinunciando di fatto alla possibilità di avere figli. Amulio sfrutta il vincolo di questa condizione per stroncare la discendenza del fratello anche sul versante femminile; per una Vestale infatti l’inosservanza dell’obbligo di castità è un atto gravissimo, le cui conseguenze si abbattono sull’intera comunità.

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