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Sacrificio di Macaria

I discendenti di Eracle, perseguitati da Euristeo, si rifugiano presso il tempio di Zeus. Quando l’esercito argivo è ormai alle porte della città, il re Demofonte di Atene rivela al vecchio Iolao il responso dell’oracolo di sacrificare a Core una vergine di nobile padre; Macaria, una degli Eraclidi, si offre allora spontaneamente al sacrificio, per salvare i suoi familiari e garantire la vittoria sui nemici, dando salvezza alla città1.

Fonti
  1. Euripide, Heraclid. 474 ss.

Commento

Collocata nello spazio liminare tra l’adolescenza e l’età adulta, la verginità femminile in Grecia è momento di passaggio di ambigua definizione: nel sociale designa la condizione della fanciulla non ancora sposa; in ambito biologico indica la fase della pubertà ancora non segnata dall’esperienza della maternità. Momento rischioso, sospeso com’è tra il telos previsto e i continui ostacoli alla sua realizzazione. La parthenos è infatti oggetto di desiderio sessuale trasgressivo, o preziosa posta in gioco per il bene della comunità, tanto che spesso nelle vicende mitiche il compimento del matrimonio e della maternità si risolve nella morte.

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