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Anna Perenna e Marte

Grazie alla generosità con cui aveva portato aiuto alla plebe, Anna è trasformata in una dea. Marte, che freme d’amore per Minerva, chiede all’anziana il suo aiuto come ruffiana: di sicuro avrebbe accettato, pensava il dio; era pur sempre una vecchia e alle vecchie si addice tale ruolo. In effetti Anna non rifiuta, ma si burla del dio travestendosi da Minerva: è proprio in ricordo di questa burla che nella festa di Anna Perenna le fanciulle intonano canti osceni1.

Fonti
  1. Ovidio, Fast. 3, 677-696

Commento

Lo sguardo sprezzante cui a Roma è generalmente sottoposta la vecchia si spiega anche col fatto che la maggiore libertà di movimento rispetto a una giovane consente all’anziana di dedicarsi spesso ad attività guardate con sospetto, come il mestiere di indovina o quello di mezzana.

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