Indice

Tiresia e la sessualità maschile e femminile

Passeggiando sul monte Cillene, Tiresia scorge due serpenti intenti ad accoppiarsi. Li separa, o li uccide, e, in seguito a questo gesto, viene tramutato in femmina. Sette anni dopo, ritrovandosi di fronte alla medesima situazione, Tiresia interviene e riottiene il sesso primigenio. Divenuto celebre per questa vicenda, viene interpellato da Zeus ed Era, per dirimere una contesa nata fra i coniugi. Essi avevano discusso per sapere chi, tra uomo e donna, provasse il piacere maggiore nell'atto sessuale. Tiresia, unico al mondo ad avere fatto tutte e due le esperienze, afferma che, se immaginiamo il godimento amoroso fatto di dieci parti, alla donna ne spettano di certo nove, all'uomo una sola. Era, incollerita con Tiresia, per avere svelato il segreto del genere femminile, lo punisce con la cecità, mentre Zeus, come risarcimento, gli attribuisce il dono della profezia e la possibilità di vivere a lungo, fino a sette generazioni di uomini1.

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 3, 6, 7

Commento

La bisessualità, invece, poiché implica la minaccia della confusione dei ruoli, non gode del medesimo spazio riservato all'amore omoerotico nei miti greci. Essa non è intesa come la possibilità di amare simultaneamente persone del medesimo sesso e del sesso opposto, ma nell'assumere, in determinati contesti sociali, atteggiamenti appartenenti al genere opposto.

Link esterni