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Uccisione di Pelia

Rientrato in patria, Giasone consegna allo zio Pelia il vello d’oro conquistato grazie all’aiuto di Medea, che accompagna in Grecia l’eroe vittorioso. Lo zio usurpatore, nel frattempo, per timore di perdere la sovranità, ha sterminato tutta la famiglia di Giasone, il quale medita vendetta e istiga Medea a far pagare il fio a Pelia. La donna chiede allora alle Peliadi di tagliare a pezzi il padre e poi di metterlo a bollire, promettendo che, per mezzo di filtri, lo renderà giovane. Le ragazze si lasciano convincere quando Medea, davanti ai loro occhi, getta nel calderone un montone squartato e ne fa uscire un agnello. Le Peliadi ripetono la procedura e il vecchio padre muore1. Secondo un’altra tradizione, prima dell’immersione nel calderone Medea incita le figlie a dissanguare il padre dormiente, con l’intento di eliminare il sangue vecchio dalle vene e poi sostituirlo con sangue giovane2. In una versione ancora diversa la maga si traveste da vecchia, poi si presenta con un simulacro di Artemide, dichiarando che è la dea in persona, desiderosa di insediarsi in città ed essere qui onorata, a ordinare il ringiovanimento di Pelia. Per corroborare la richiesta, lava il proprio corpo con acqua pura, in modo da riacquistare l’originaria forma di fanciulla. A questo punto, il vecchio usurpatore è convinto a sottoporsi al rituale. Nella notte, Medea vince la resistenza delle Peliadi con la prova del caprone, estraendo dal calderone un finto agnello3.

Riferimenti interni

vedi sez. IXA.2.4

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 1, 9, 27; Pausania, 8, 11, 2 s.; scolio a Euripide, Med. 9; Nicola Damasceno, 90 F 54 Jacoby; Igino, Fab. 24
  2. Ovidio, Met. 7, 297 ss.
  3. Diodoro Siculo, 4, 51, 5-52, 3

Commento

Le pratiche magiche occupano una posizione di rilievo nei racconti di ringiovanimento; non sempre, tuttavia, il ricorso alle arti occulte è garanzia di successo per chi si cimenta nell’impresa di liberare dal fardello della vecchiaia. Riguardo alla procedura praticata, il sottoporre il corpo a una fonte di calore richiama anzitutto l’esposizione al fuoco effettuata per rendere immortale un bambino, con la differenza che negli episodi di ringiovanimento il contatto con la viva fiamma è sostituito dalla bollitura.

Link esterni