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Prometeo e l'origine dell'omosessualità

Al tempo in cui forgiava con l’argilla gli esseri umani, il titano Prometeo decide di lavorare separatamente i genitali, per adattarli in un secondo momento ai rispettivi corpi. A sera però, prima di completare il lavoro, il dio viene invitato a cena da Bacco e qui beve tanto da rientrare nel suo laboratorio con passo vacillante. Così, per un errore dovuto all’ebbrezza, Prometeo applica le parti femminili alla stirpe degli uomini e gli organi sessuali maschili alle femmine: così nascono le donne attratte da altre donne e i maschi effeminati1.

Fonti
  1. Fedro, Fab. 4, 16

Commento

Nel racconto di Fedro le preferenze sessuali di lesbiche ed effeminati sono ricondotte a un errore di Prometeo, che ne scambia gli organi riproduttivi assegnando alla stirpe maschile un apparato femminile e a quella femminile membra maschili, in una sorta di schema a incrocio che infonderebbe nelle vittime di questo errore il desiderio di un piacere sessuale avvertito come cattivo, anomalo o addirittura distorto.

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