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Morte di Semele e nascita di Bacco

Semele non è certa che il suo focoso amante sia davvero Giove, il padre degli dèi. Teme un inganno. Così, gli chiede di mostrarsi in tutto il suo potere, fulmini e saette comprese. Giove, che ha ormai promesso di esaudirla, non può rifiutare. Così richiama a sé tutta la sua potenza divina e, in quel modo, la incenerisce. Semele, però, era incinta di Bacco; Giove allora, deciso a salvare il bambino, che non era ancora ben formato, se lo ricuce nella coscia e successivamente porta a compimento i tempi materni della gestazione. Così la funzione della madre viene espletata dal corpo del padre1.

Fonti
  1. Ovidio, Met. 3, 260-312; Fast. 3, 717-718

Commento

Giove, ricucendo nella coscia il feto ancora imperfetto di Bacco e portando a termine la gravidanza, svolga di fatto un lavoro e una funzione che spettano semmai alla madre. Se infatti il padre, nella cultura romana, è pensato come predisposto a svolgere un ruolo sessuale e riproduttivo attivo, la donna appare invece deputata a una funzione sessuale passiva ed è ben lungi dall’essere un agente di riproduzione.

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