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Sacrificio di Ifigenia e Polissena

Nel mito troiano si iscrivono le vicende di Ifigenia e Polissena, il cui sacrificio si colloca rispettivamente in apertura e chiusura della guerra. L’esercito dei Greci è radunato in Aulide. Ma la bonaccia impedisce alla flotta di salpare. L’indovino Calcante rivela che occorre sacrificare ad Artemide la primogenita di Agamennone, il re e capo della spedizione. Ifigenia giunge quindi in Aulide, con la falsa promessa di nozze con Achille, ma il suo matrimonio sarà in realtà con Ade, il dio degli inferi: i proteleia, i riti preliminari alle nozze, altro non sono che la sua messa a morte. Compresa la ineluttabilità del suo destino, Ifigenia si offre spontaneamente al coltello del sacrificatore, ed eroicamente si avvia verso l’altare prefigurando la gloria dalla quale sarà incoronata, per avere dato alla Grecia salvezza e vittoria1. Alla fine della guerra, quando Troia è ormai distrutta dalle fiamme, il vecchio re ucciso e uccisi tutti gli uomini, il fantasma di Achille, il più forte dei Greci, reclama sulla sua tomba il sangue della principessa Polissena, per consentire il ritorno in patria dell’armata greca. La fanciulla lamenta di essere anymphos e anymenaios, privata delle nozze e del canto nuziale, ma in più, come desolata afferma la madre Ecuba, Polissena, con la sua morte, non solo è privata delle nozze, ma anche della sua parthenia. Anch’ella, conosciuta la sua sorte, dichiara di volere morire da libera, senza che nessuno osi toccarla, ma andando volontariamente verso l’altare2.

Fonti
  1. Cypr. Argum. p. 41 Bernabé; Esiodo, fr. 23a Merkelbach-West; Eschilo, Agam. 147-155, 184-247; Euripide, Iph. Aul.
  2. Euripide, Hec. 176 ss., 416, 612; Tr. 260-70; 622-9

Commento

Collocata nello spazio liminare tra l’adolescenza e l’età adulta, la verginità femminile in Grecia è momento di passaggio di ambigua definizione: nel sociale designa la condizione della fanciulla non ancora sposa; in ambito biologico indica la fase della pubertà ancora non segnata dall’esperienza della maternità. Momento rischioso, sospeso com’è tra il telos previsto e i continui ostacoli alla sua realizzazione. La parthenos è infatti oggetto di desiderio sessuale trasgressivo, o preziosa posta in gioco per il bene della comunità, tanto che spesso nelle vicende mitiche il compimento del matrimonio e della maternità si risolve nella morte.

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