Risultati ricerca

Ricerca per tag: "Ercole"

Miti

Tentativo di stupro di Gitone

Encolpio è appena tornato alla pensione dove alloggia col suo amico Ascilto quando vede Gitone seduto in un angolo del letto ad asciugarsi le lacrime. «Che succede?», gli chiede preoccupato. Ma il ragazzo non fiatava. Solo dopo che Encolpio lo ha pregato, mescolando le suppliche alla collera, Gitone, suo malgrado, parla: «Questo tuo amico qui presente è tornato di fretta poco prima di te e ha tentato di portarmi via con la forza il pudore. E poiché io mi son messo a gridare, ha impugnato una spada e mi ha detto: “Se credi di essere Lucrezia, hai trovato il tuo Tarquinio!”». «Che hai da dire a tua discolpa?», ruggisce Encolpio. Quello fa spallucce: «Pensa a te, piuttosto, che, per Ercole, pur di essere invitato a cena fuori, ti sei messo a lodare quel poetastro di Agamennone!». Così, da una terribile lite, i due scoppiano in una grassa risata. Ma quando Encolpio si ricorda dell’affronto che Gitone ha subìto, gli è chiaro che con Ascilto non si possa più andare d’accordo1.

Leggi mito
Il mostro Caco

All’interno della rupe si celava, un tempo, la spelonca che Caco, orrido figlio semiumano di Vulcano, usava come nascondiglio. Il suo aspetto era antropomorfo, ma le sue dimensioni erano mastodontiche, e inoltre il suo corpo era coperto di setole e la sua bocca poteva vomitare fuoco. Caco era l’autore di razzie e stragi ai danni degli Arcadi: all’ingresso della sua tana pendevano teste umane in decomposizione e il terreno circostante era sempre bagnato di sangue. Dopo che Ercole fu arrivato nella terra degli Arcadi con le vacche rosse sottratte a Gerione, la mente scellerata di Caco partorì il disegno di sottrarre alcuni dei buoi e delle giovenche di quella splendida mandria. Per non farsi scoprire fece in modo di tirarli per la coda fino alla spelonca, così che nessuno, seguendo le tracce degli animali che aveva fatto camminare all’indietro, avrebbe potuto arrivarvi1.

Leggi mito
Eracle contro Caco

In preda all’ira, Ercole strappa il masso che impediva l’accesso alla spelonca. Vistosi scoperto, e non avendo dove fuggire, Caco, sconvolto e atterrito, comincia a eruttare dalla sua bocca una fumata nera che avvolge tutto l’antro per cercare di sottrarsi allo sguardo dell’eroe. Ercole, preso dallo sdegno e in preda ad un furore omicida, attraversa la coltre di fumo e fiamme e acciuffa Caco per la gola, strangolandolo1.

Leggi mito

Etichette

Ercole

Link esterni

Ercole